FLORA E FAUNA MARINA del MEDITERRANEO



Prima di elencare le specie di pesci, è opportuno che parliamo del mediterraneo e della sua flora marina. Essenzialmente è proprio la flora marina che determina una qualità ottimale,ma non solo a questo va aggiunto le correnti marine e la collocazione geografica e biologica marina.Il mediterraneo possiede una caratteristica biologica che non ha eguali in tutto il mondo.

Salpa e posidonia oceanica

Passando per lo stretto di Gibilterra in direzione della Sicilia, guardando la cartina geografica, possiamo notare una conformazione a sacco, ciò che i pescatori siciliani chiamano "U' catu" (cioè il secchio), questo vuol dire che la flora marina non è disturbata nè dalle correnti oceaniche nè da forti mareggiate e un fondale di modeste profondità che facilita l'esposizione dei raggi solari, ne consegue un mare ricco di plancton nella fattispecie fitoplancton e un ecosistema marino equilibrato, ideale a favorire una biodiversità, ecco perchè la maggiorparte del mediterraneo è ritenuto area marina protetta.
La Flora del Mediterraneo:
tra le tanti specie di vegetazione marina abbiamo la Posidonia Oceanica,che a dispetto del nome è una specie endemica del Mediterraneo di cui ne possiede intere praterie.La Cystoseira, e la Cymodocea nodosa, oltre ovviamente ad un infinito elenco di specie come le rose di mare, le margherite di mare, le spugne, la padina pavonia, l'acetabularia acetabulum ecc.


Fauna del Mediterraneo:
  Dai microorganismi ai capodogli esiste un'armonia perfetta di naturale creazione ambientale, in una ecostruttura così complessa eppure cosi unica nel mediterraneo, ammiriamo un susseguirsi di gorgonie, anemoni e altri microorganismi che negli ultimi anni si stanno via via rafforzando, (vedi il caso delle isole egadi, ò Ustica) che favoriscono le strutturazioni coralline. IL Pesce Azzurro:per pesce azzuro non si intende una specie ittica, ma è solo un modo commerciale di intendere un tipo di pesci, generalmente di piccola pezzatura, il cui costo è ridotto a causa delle grandi quantità di pescato. Fanno parte di questi: La Sardina, l'alici, Cefalo ò muggine, lo sgombro, l'aguglia, l'alaccia, la sciabola ò spatola, il suro ò sugarello, la boga, il cicerello.  Proprietà nutrizionali:il pesce azzurro è ricco di vitamine in particolare di vitamina B-12, vitamina E, e vitamina D, inoltre contengono dei sali minerali quali il fosforo lo iodio e il selenio. Particolarmente ricco di grassi insaturi e quindi di omega 3, essenziali per il nostro organismo proteggono cuore e cervello, utili alla prevenzione di alterosclerosi e infarto, inoltre data la modesta concentrazione di calcio, prevengono la decalcificazione ossea. Onde evitare un inutile ripiego sugli integratori farmaceutici, gli esperti raccomandano il consumo di pesce azzurro almeno due volte a settimana. Il pesce bianco: come per il pesce azzurro anche il pesce bianco non è indice di una specie scientifica, in questo caso però parliamo di un tipo di pesce più pregiato, ovviamente dal punto di vista gastronomico perchè si presta a preparazioni di alta qualità, ne consegue anche un costo più elevato dovuto anche ad un pescato più modesto. Fanno parte di questi: il Sarago, il Dentice, L'Orata, la Spigola ò (branzino) , il Pagello ò (fragolino per via del suo colore rosato). Proprietà nutrizionali:  ricchi di vitamine nello specifico, vitamina A, vitamina  B1-B2-B3, ricchi di proteine, carboidrati, grassi, ferro e calcio. Altre specie non classificabili: Sogliola, Passera, Razza, Rombo,Cernia, mormora,Occhiata, ricciola, salpa, scorfano,Ombrina, Triglia , Palamita, Tonno, Pesce Spada, Rana Pescatrice, Murena, Totano, Calamaro, Seppia, Polpo, Merluzzo ò nasello, Lampuga, gambero, mazzancolle, scampo,canocchia ò pannocchia ò cicala di mare, Granceola, Aragosta.
Lampuga

La Lampuga, in siciliano "Capuni" , erroneamente viene classificato come pesce azzurro, termine scientifico Coryphaena hippurus, è una specie migratoria, molto diffusa nelle acque tropicali e subtropicali,  Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano, presente nel mediterraneo soltanto nel periodo della deposizione delle uova, in autunno, ma già da fine agosto comincia a farsi vedere e dura fino a Dicembre. Il peso medio nel mediterraneo varia dai 3 ai 5 kilogrammi, ma può arrivare fino a 20 kilogrammi e una lunghezza di 2 metri. Le sue carni sono ben apprezzate, e il costo è molto contenuto. Pericoli e Consigli Utili: Mangiare pesce crudo comporta dei rischi di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure da parassiti. E' utile sapere che la maggior parte dei pesci è sensibile alla contaminazione di diversi microorganismi che provocano infezioni quali, listeria, Escherichia coli...ecc. un parassita ospite intermedio nel suo stadio larvale molto diffuso nel pesce azzurro è

Anisakis 

L'Anisakis, si può trovare nel tonno, alici (acciuga), sgombro, sardina, merluzzo (nasello) e altri non classificati qui. Gli effetti di questo parassita sono devastanti per l'intestino, i sintomi sono molto simili a quelli del morbo di crohn, se il parassita arriva all'intestino causa molti disturbi e forti dolori addominali, se non viene espulso in maniera naturale le cure nella peggiore dei casi sono l'asportazione dell'intestino infettato.
Come difendersi dall'Anisakis:  Bisogna tenere presente che la presenza di questo parassita avviene in mare dove segue il suo ciclo biologico, quindi non è causa di non freschezza del pesce. La salatura, la marinatura e l'affumicazione non sono sufficienti per scongiurare il pericolo se questi non sono stati preventivamente congelati. Ecco cosa fare: Asportare immediatamente le viscere del pesce e consumarlo previa cottura, nel caso delle alici marinate bisogna congelare per almeno 3 giorni (il periodo di congelazione varia in base alla grandezza del pesce) le alici fresche e solo dopo questa accortezza è possibile procedere alla marinatura. Con queste semplici accortezze non abbiamo nulla da temere. Per quanto riguarda il consumo nei ristoranti, secondo una circolare del ministero della sanità del 1992 ancora in vigore, chi somministra pesce crudo ò in salamoia deve sottoporre alla congelazione preventiva il pesce fresco da somministrare crudo, accertatevi sempre che questa regola sia stata rispettata. Un altro pericolo meno frequente ma più resistente è una tossina nota come :

Ciguatossina,  la ciguatera infatti è un intossicazione causata dall'ingestione di alimenti  di origine marina contaminati da questa tossina, di origine non batterica ed è maggiormente associata al consume di pesce proveniente dai mari tropicali e subtropicali. Nella maggioranza dei casi  si tratta di pesci grandi predatori all'apice della catena trofica, dove la tossina si può concentrare per un fenomeno di biomagnificazione, come barracuda, cernie, murene, lampuga. Nel Mediterraneo questo rischio è minimo, poichè riguarda delle specie che trovano il loro habitat naturale presso le barriere coralline da cui possono più facilmente assorbire questa tossina, quindi nel caso delle lampughe  che nascono e crescono nel mediterraneo almeno nei primi mesi di vita in cui stazionano nel nostro mare è molto remota la possibilità che possano infettarsi della ciguatera. Come difendersi dalla ciguatera: Purtroppo questa tossina nella quasi totalità è resistente alle basse e alle alte temperature, quindi il congelamento e la cottura possono non bastare per scongiurarne l'avvelenamento, da cui non esiste antidoto, la somministrazione di farmaci è principalmente rivolta a curare i sintomi e supportare il recupero dell'organismo. I sintomi sono Parestesie, prurito, disfagia, astenia, fascicolazioni, atassia, vista offuscata, fino anche a convulsioni e esantema, inoltre dopo alcuni giorni possono riscontrare una falsa ò opposta percezione del caldo/freddo, sintomo quest'ultimo che può perdurare per mesi, tuttavia le cause di mortalità sono basse.

Commenti

  1. Post utilissimo.. mi hai insegnato tantissime cose sulle diverse qualità di pesci! Ora li saprò riconoscere! :) Che meraviglia.. qui c'è sempre profumo di mare! :) Un bacione grande!

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    1. Grazie Ely, ritengo sia importante conoscere anche le nozioni sul pescato del mediterraneo, sopratutto saper riconoscere di non correre rischi inutili nella preparazione di ricette di ogni tipo....un abbraccio

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  2. Buongiorno Francesco, grazie per queste nozioni molto interessanti, non conoscevo tutti i pesci del mediterraneo, ma soprattutto non sapevo dei pericoli alimentari, sapevo solo delle alici crude, è stato un bel post istruttivo, a presto e buon fine settimana.

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    1. Noi abbiamo la fortuna di avere il pesce azzurro e un mare biologicamente sano, per chi si accinge ai fornelli esistono migliaia di ricette fantastiche sapendo tener presente di conoscere l'uso e il consumo adeguato, ciao Anna buon week end....

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